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Diversity, Equity e Inclusion in azienda: cosa ne pensano i lavoratori

I valori di Diversity Equity & Inclusion in azienda sono percepiti come sempre più importanti dai lavoratori. Scopri l'impegno delle aziende nel nostro articolo.

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Persone in azienda secondo i criteri di diversity equity and inclusion

Non è un segreto: i Millennials e la Gen-Z pongono maggiore enfasi su un allineamento rispetto ai loro valori e quello delle organizzazioni per cui lavorano.

Oggi un numero crescente di persone ci dice di volere un posto di lavoro più equo, che valorizzi i temi di Diversity, Equity e Inclusion e che accolga le competenze specialistiche offerte da ciascun individuo. Questa tendenza sta prendendo slancio da due decenni, e oggi stimola cambiamenti culturali e di valore nelle organizzazioni di tutto il mondo. Sviluppi che contribuiscono a un mercato del lavoro più efficiente ed efficace. In questo articolo prendiamo in considerazione i dati della ricerca “Workmonitor 2023” di Randstad per riportare cosa ne pensano i lavoratori in merito alla D&I in impresa.  

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Le Diversity, Equity & Inclusion Guidelines di Sisal

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Indice: 

  1. Diversity, Equity e Inclusion: la ricerca mondiale
  2. Diversity, Equity e Inclusion: cosa ne pensano gli italiani
  3. DEI: benefici non solo per i lavoratori

Diversity, Equity e Inclusion: la ricerca mondiale

Gli eventi degli ultimi tre anni hanno portato molti lavoratori a rivalutare il valore e lo scopo della loro attività. Il desiderio di raggiungere un senso di appartenenza sul posto di lavoro, come parte di un team o dell'organizzazione complessiva per cui si lavora, sta guidando le decisioni di carriera per molti.

In effetti, la maggioranza degli intervistati per la ricerca di Randstad (il 54%, su un panel di oltre 35 mila intervistati di diverse zone del mondo) ha affermato che si sarebbe dimessa se non avesse sentito di “appartenere” alla propria azienda. Inoltre, molti insistono sul fatto che i valori della loro azienda debbano essere in linea con quelli personali, con il 42% che afferma che non accetterebbe un lavoro se così non fosse.

Più che mai, oggi la forza lavoro globale vuole far parte di un’organizzazione che offra un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato, i cui valori siano in linea con i loro. Un’azienda che abbia chiari impegni sociali e ambientali, secondo il 77% degli intervistati, e il 42% ha dichiarato che non lavorerebbe per un’impresa che non è allineata rispetto ai propri valori. 

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Diversity, Equity e Inclusion: cosa ne pensano gli italiani

Sempre secondo la ricerca di Randstad, in Italia:  

  • il 48% lascerebbe il lavoro se non si sentisse di “appartenere” a quel posto;
  • il 79% dà molta importanza ai valori e allo scopo di un datore di lavoro;
  • il 35% non accetterebbe un lavoro in un’impresa che non è in linea con i proprio valori su temi sociali e ambientali;
  • il 66% ritiene che i valori e lo scopo del proprio datore di lavoro siano in linea con i propri (ad esempio in tema di diversità e trasparenza).

Dati abbastanza allineati rispetto alla media della ricerca, a conferma che i collaboratori oggi cercano sempre più di lavorare per la realizzazione e la soddisfazione personale, per le quali è essenziale che i propri valori siano allineati a quelli dell’impresa.

DEI: benefici non solo per i lavoratori

Diversity, Equity e Inclusion sono valori importanti non solo per i talenti, ma anche per le imprese. Secondo Deloitte, l'appartenenza può portare a un aumento del 56% delle prestazioni lavorative, una riduzione del 50% del rischio di turnover e una diminuzione del 75% dei giorni di malattia.

Il desiderio di sentirsi parte di un’organizzazione che rispecchi i valori di incisività e diversità è particolarmente vivo tra i lavoratori più giovani. I dati di Randstad mostrano che il 61% di coloro che hanno tra i 18 e i 24 anni smetterebbe di lavorare se non sentisse un feeling con l’impresa come datore di lavoro. 

Allo stesso modo, la maggioranza (52%) degli under 25 non accetterebbe un lavoro se i valori del datore di lavoro non fossero in linea con i propri su questioni sociali. Creare un ambiente sicuro e un senso di appartenenza all’impresa, dove valori come Diversity, Equity e Inclusion vengono ampiamente condivisi, sono esercizi importanti che i datori di lavoro devono intraprendere.

In conclusione, Great Place to Work lo conferma: quando i dipendenti vengono trattati in modo equo indipendentemente da razza, sesso, orientamento sessuale o età, hanno 9,8 volte più probabilità di “non vedere l’ora di andare al lavoro”, 6,3 volte più probabilità di essere orgogliosi del proprio lavoro e 5,4 volte più propensi a voler rimanere a lungo in azienda. 

Avere una cultura inclusiva nel proprio posto di lavoro non solo aiuta ad attrarre una serie diversificata di talenti, ma aiuta anche a “preservare” queste persone dal volersene andare per vedere meglio riconosciuta la loro individualità. 

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