Disabilità e lavoro: cosa sapere
Diversità e lavoro è un tema sempre più importante nelle politiche di Diversity & Inclusion aziendali: scopri le principali dati di contesto italiani.
L’articolo 27 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità dice: “Gli Stati Parti riconoscono il diritto al lavoro delle persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri; segnatamente il diritto di potersi mantenere attraverso un lavoro liberamente scelto o accettato in un mercato del lavoro e in un ambiente lavorativo aperto, che favorisca l’inclusione e l’accessibilità alle persone con disabilità”.
L’integrazione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro è un tema di fondamentale importanza. In questo articolo, esploreremo la definizione moderna di disabilità e forniremo informazioni sui dati e le normative a tema disabilità e lavoro.
Indice:
- Disabilità: una definizione equanime
- Lavoro e disabilità: i dati in Italia
- Disabilità e lavoro: leggi e normative in atto
- Disabilità al lavoro: sfide e soluzioni per l’integrazione
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Disabilità: una definizione equanime
I movimenti per i Diritti delle Persone con Disabilità e il Movimento per la Vita Indipendente, particolarmente attivi in America dagli anni Sessanta, hanno contribuito a far affermare il “modello sociale della disabilità”: questo modello vede la disabilità come un normale aspetto della variabilità umana e si oppone tenacemente all’idea che la persona con disabilità abbia un “difetto” (fonte: Disabilità e lavoro: un binomio possibile, pagina 30).
“La questione fondamentale è quindi capire cosa sia la normalità: qual è, ad esempio, il modo normale di percorrere un miglio? Andare a piedi, guidare la propria macchina, prendere un taxi, andare in bicicletta, usare una carrozzina, i pattini o altri mezzi? Qual è il modo normale per guadagnarsi da vivere?”
In sostanza, il modello parte dal presupposto che la maggior parte delle persone, nel corso della propria esistenza, sperimenta una disabilità di qualche forma. Che sia visibile o invisibile, temporanea o permanente, la disabilità fa parte della diversità connessa alla natura umana e può avere un impatto più o meno forte sulle abilità di una persona. Se la consideriamo in questo modo, la disabilità non sta realmente nell’individuo, ma nella modalità con cui vengono progettati i sistemi di politiche e di relazioni, nonché gli spazi. Il “deficit” va spostato quindi dalla singola persona all’ambiente che la circonda, da qui il nome di “modello sociale della disabilità”.
Lavoro e disabilità: i dati in Italia
Lavorare con una disabilità può presentare sfide importanti sia da parte della persona che cerca il lavoro, sia da parte del datore di lavoro, ma l’impegno è fondamentale per garantire l’uguaglianza delle opportunità. Le persone con disabilità possono contribuire in modo significativo alla forza lavoro, portando con sé competenze, talenti e prospettive diverse.
Secondo gli ultimi dati resi disponibili dal report “Il Registro sulla disabilità” di ISTAT, è stata rilasciata una certificazione - o erogata una pensione o una indennità - legata alla disabilità a 7.386.411 persone, cioè il 12,5% della popolazione italiana.
Disabilità e lavoro: leggi e normative in atto
Per garantire l’uguaglianza di opportunità nel lavoro, molte nazioni hanno adottato leggi e normative a sostegno delle persone con disabilità. Queste leggi includono misure volte a promuovere l’accessibilità, l’adeguamento dei luoghi di lavoro, i diritti di assunzione e la non discriminazione.
Le principali norme di riferimento in Italia sono:
- Legge del 12 marzo 1999, n. 68, che contiene le norme per il diritto al lavoro dei disabili;
- Decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 2000, n. 333, un regolamento di esecuzione per l'attuazione della Legge del 12 marzo 1999, n. 68;
- Decreto della Presidenza Consiglio dei Ministri del 13 gennaio 2000, un atto di indirizzo e coordinamento in materia di collocamento obbligatorio dei disabili.
Disabilità al lavoro: sfide e soluzioni per l’integrazione
Anche se le leggi forniscono una base normativa, l’integrazione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro può ancora presentare delle sfide. Le barriere fisiche e sociali, insieme alle percezioni negative e ai pregiudizi, possono creare ostacoli significativi. Tuttavia, esistono soluzioni concrete per superare queste sfide, come la creazione di programmi di formazione e sensibilizzazione per i dipendenti, l’adattamento dei luoghi di lavoro e la promozione di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso.
A tale proposito, un esempio di società inclusiva è Sisal, leader nel settore del gaming. Sisal si impegna attivamente per creare un ambiente lavorativo inclusivo, anche attraverso politiche e iniziative mirate, promuovendo l’accessibilità e l’integrazione delle persone anche con disabilità.
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