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Hybrid work: come funziona e le opportunità in Sisal

Scopriamo in questo articolo come funziona l'Hybrid Work e in che modo viene integrato dalle aziende come Sisal per promuovere il wellbeing dei dipendenti.

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Hybrid work come funziona

L'hybrid work rappresenta una delle componenti del lavoro agile ed è anche l’opzione che viene adottata più di frequente negli ambienti aziendali.

In questo articolo vedremo come funziona, i suoi vantaggi e l’effetto dell’hybrid work su imprese e dipendenti.

 

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Indice:

 

Cos’è e come funziona l’hybrid work

Il lavoro agile comprende diverse modalità alternative di svolgimento delle attività aziendali, che differiscono dal metodo tradizionale per un aspetto: il luogo di lavoro.

Tra le tipologie principali di lavoro agile possiamo citare due esempi: il remote working e l’hybrid work.
Mentre il remote working prevede un’attività svolta esclusivamente da remoto, senza necessità di recarsi in sede, l’hybrid working rappresenta un punto di incontro tra il lavoro in presenza e il full remote.

Lavorare secondo una dinamica ibrida significa concordare con la propria azienda alcuni giorni (su base settimanale, o più frequentemente mensile) che il dipendente può trascorrere in una sede diversa dall’ufficio, in modo da conciliare meglio le esigenze personali e ottimizzare, ad esempio, il tempo di spostamento casa-lavoro.

L’hybrid working propone un equilibrio tra giorni di lavoro in ufficio e quelli da remoto ed è possibile suddividerlo in due sottocategorie:

  • office first: l’ammontare di giornate svolte in ufficio è superiore al numero di giorni in smart working;
  • remote first: il numero di giorni trascorsi in ufficio è inferiore a quelli in smart working.

I vantaggi del lavoro ibrido

Tra le tre modalità di lavoro (in presenza, full remote e ibrido), l’hybrid work è sicuramente tra gli approcci più vantaggiosi.

Lavorare esclusivamente in presenza incide negativamente sul benessere dei lavoratori, che attraverso lo smart working sono in grado di gestire in modo più efficiente il proprio work life balance.

Operare sempre da remoto, invece, non solo ha un effetto negativo sullo stress lavorativo, dal momento che porta alla rinuncia del diritto di disconnessione, ma preclude i dipendenti dai vantaggi che la presenza offre, come la coesione, il senso di appartenenza e di collaborazione.

Lavorare in modalità ibrida, invece, permette di beneficiare sia della flessibilità collegata allo smart working, sia delle possibilità a livello relazionale che la presenza in ufficio offre.

Hybrid work come funziona

Inoltre, questo approccio riduce l’impatto ambientale del pendolarismo, soprattutto nello specifico dei dipendenti che devono percorrere lunghe distanze in auto per raggiungere la sede dell’azienda.

L’hybrid working nelle aziende italiane

In un precedente articolo abbiamo approfondito lo stato attuale delle aziende italiane sull’adozione dello smart working, identificando due trend interessanti:

  • nonostante una certa reticenza da parte delle pmi, la grande maggioranza delle imprese ha accolto con successo le politiche di lavoro agile;
  • i dipendenti considerano lo smart working come un indice chiave del proprio benessere aziendale.

Non è un caso, infatti, che lo studio dell’Osservatorio Polimi sul Lavoro Flessibile mostri come il 73% degli impiegati che lavorano anche in smart non tornerebbero mai a una modalità in totale presenza.

Includere politiche di lavoro ibrido incide positivamente sul grado di wellbeing dei dipendenti e questo genera un effetto sull’employee retention, ovvero la capacità dell’azienda di trattenere i suoi talenti, e sulla produttività, dal momento che, come dimostra il Global Wellbeing Report 2024, esiste un legame di proporzionalità diretta tra benessere aziendale e successo dell’impresa.

Hybrid work come funziona

Global Wellbeing Report 2024: rapporto tra grado di wellbeing delle aziende (ascisse) e successo (ordinate)

 

Le opportunità di lavoro ibrido in Sisal

L’hybrid work è un aspetto fondamentale delle culture aziendali che promuovono e investono sul benessere dei dipendenti, per questo motivo SISAL lo integra regolarmente nei pacchetti di welfare aziendale.

Oltre alla sicurezza di 12 giornate lavorative al mese che è possibile trascorrere da remoto, l’azienda mette a disposizione dei dipendenti gli strumenti e il supporto necessario a lavorare al meglio secondo questa modalità.

Ne è un esempio lo smart tutor, un progetto che affianca chi è alle prime esperienze nel lavoro da remoto a un collega più esperto, il quale si mette a disposizione per introdurlo al meglio nel mondo dell’hybrid work in azienda.

In conclusione, la flessibilità del lavoro ibrido può apportare benefici di grande valore sia alla produttività dell’azienda, sia al benessere dei dipendenti, che grazie ad essa possono gestire in modo più equilibrato la propria quotidianità.
Includere l’hybrid work per un’azienda significa non solo adottare in modo corretto le novità e i vantaggi del mondo digitale, ma permette anche di creare un clima aziendale propositivo ed aperto all'ascolto delle esigenze individuali.

 

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