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Progettazione e sviluppo di prodotto: le fasi da seguire

La progettazione e lo sviluppo di un nuovo prodotto segue precise fasi. Dalla generazione di idee alla commercializzazione: scoprile tutte nell'articolo.

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Persona in azienda che sta facendo un piano di sviluppo di prodotto

Uno dei processi fondamentali per un’impresa che voglia creare una strategia di sviluppo del business efficace, e continuare così a competere nel mercato in cui opera, riguarda la progettazione e sviluppo di nuovi prodotti. I consumatori di oggi sono molto esigenti e sviluppano bisogni sempre più complessi: le aziende sono quindi chiamate a rinnovarsi costantemente e a creare nuove soluzioni che rispondano a queste esigenze.

In questo articolo approfondiamo il processo che porta alla nascita di un nuovo prodotto, continua a leggere per saperne di più!

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Business e Product Development: la roadmap delle competenze richieste

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Indice:

  1. Chi fa parte del team di sviluppo prodotto?
  2. Progettazione e sviluppo in 6 step 
  3. Progettazione e sviluppo prodotto: il monitoraggio continuo

Chi fa parte del team di sviluppo prodotto?

Il processo di sviluppo di un nuovo prodotto è piuttosto articolato, e in quanto tale richiede la partecipazione di un team eterogeneo, composto da persone che ricoprono diverse tipologie di ruoli

Innanzitutto, una figura che non può mancare è quella del product manager, il cui compito è supervisionare ogni fase del processo di sviluppo del prodotto e assicurarsi che proceda in maniera corretta. Dal momento dell’ideazione e progettazione fino al lancio sul mercato, il product manager ricopre un ruolo chiave per garantire la creazione di un prodotto efficace.

Certamente, per realizzare un nuovo prodotto, è poi fondamentale anche il contributo del team di progettazione e design il quale, come vedremo più avanti, si occupa di creare mockup e prototipi dei prodotti.

Una volta che il prodotto è stato sviluppato, viene lanciato sul mercato, e in questo processo entrano in gioco il team di marketing e il team di sales. Il loro compito è stabilire gli obiettivi di vendita da raggiungere e le strategie di lancio del prodotto. 

Infine, va ricordato che, a seconda del tipo di prodotto che si sviluppa e del mercato in cui si opera, questo processo può richiedere la collaborazione di altri team tecnici.

Se desideri una panoramica completa dei ruoli legati allo sviluppo commerciale e di prodotto leggi l'articolo: Business Development: i ruoli e competenze in questo settore.

Progettazione e sviluppo in 6 step

Chiarito quindi quanto ampio sia questo processo e quanto numerose le persone che coinvolge, approfondiamo le fasi che portano allo sviluppo di un nuovo prodotto.

Va sottolineato come ognuna di queste fasi si inserisce all’interno della strategia aziendale per riuscire a raggiungere gli obiettivi di business prefissati.

1. Generazione di idee

La fase di generazione di nuove idee è il primo step per creare un nuovo prodotto.

Certamente, per sviluppare nuove idee è necessario conoscere in modo preciso il mercato in cui si opera, i trend attuali, le attività svolte dai competitor e il target a cui si fa riferimento. Non solo: è essenziale anche avere uno sguardo verso business differenti che possano essere di ispirazione. Questi elementi sono essenziali per riuscire a formulare delle idee di prodotto valide.

Una volta analizzati il mercato e i consumatori, è poi utile adottare tecniche di brainstorming, volte a favorire la libera generazione di idee che rispondano alle necessità individuate. Alcune delle più comuni sono:

  • lo SCAMPER, (Susbtitute - Combine - Adapt - Modify - Put to other uses - Eliminate - Rearrange) che consiste nel guardare le idee e i prodotti attraverso prospettive diverse, per stimolare il pensiero creativo e trovare soluzioni innovative ai problemi che si incontrano; 
  • la formalizzazione delle buyer persona, ovvero la rappresentazione fittizia, ma realistica, di clienti tipici a cui riferire lo sviluppo del prodotto;
  • la creazione di mappe mentali (mindmapping), e cioè di strumenti visivi che aiutano a organizzare le idee e i pensieri, ponendo al centro l’idea principale e agganciando ad essa i concetti che emergono successivamente;
  • la tecnica dei 6 cappelli, che consiste nell’indossare metaforicamente cappelli diversi per guardare uno stesso concetto da prospettive differenti, seguendo regole specifiche a seconda del “cappello” indossato.

In generale, una best practice da seguire in questa fase è dar voce a tutti gli spunti che vengono in mente e chiedersi sempre perché una certa idea potrebbe o non potrebbe funzionare.

2. Definizione del prodotto

Dopo aver raccolto diverse idee di prodotto che rispondano alle necessità dei consumatori, è necessario selezionare la più promettente e stabilire le specifiche del prodotto scelto per lo sviluppo. 

Ciò si traduce nella definizione degli obiettivi che si vogliono raggiungere, delle caratteristiche che il prodotto dovrà avere, delle risorse che saranno necessarie per svilupparlo e delle tempistiche di sviluppo previste. Una volta raccolte le informazioni sulle risorse e le tempistiche necessarie, vengono valutati i costi-opportunità del prodotto.

In particolare, tra le principali caratteristiche che devono essere definite in questa fase, ci sono gli standard minimi di qualità che il prodotto deve possedere e l’esperienza che si vuole offrire all’utente. Creare una user experience ottimale è infatti fondamentale per garantire la soddisfazione dei clienti rispetto al prodotto che si sviluppa. È necessario inoltre valutare anche altri aspetti che possono avere un impatto sulla progettazione e sviluppo, come la questione privacy & security o gli impatti a livello legale.

3. Creazione dei prototipi

Successivamente, si può procedere con la creazione del prototipo di un prodotto. Un prototipo rappresenta una prima versione rudimentale del prodotto, il cui obiettivo è valutarne alcuni aspetti tecnici, come la progettazione, il design e il funzionamento.

La creazione di un prototipo permette di verificare la fattibilità di un’idea di prodotto, di trovare il design più funzionale, di anticipare e migliorare eventuali difetti o problematiche di utilizzo e di essere certi che quel prodotto possa rispondere ai bisogni per cui è stato creato. 

Consente inoltre di raccogliere feedback e pareri di potenziali consumatori, per apportare eventuali modifiche.

L’esito della fase di creazione di un prototipo è un Minimum Viable Product (MVP), vale a dire un “prodotto minimo funzionante”: quest’espressione fa riferimento ad un prodotto che possiede quelle caratteristiche minime necessarie per il suo funzionamento, in modo tale da valutare in modo agile e a costi ridotti gli aspetti di design e usabilità.

4. Sviluppo

Una volta ottenuto un valido prototipo, si può procedere con lo sviluppo effettivo del prodotto. Ciò significa scegliere i materiali che si utilizzeranno per la produzione, le componenti che verranno utilizzate e più in generale il processo che si dovrà seguire per arrivare al prodotto finale.

La fase di sviluppo deve sempre basarsi su quanto emerso durante la creazione del prototipo, per riuscire ad ottenere un prodotto di qualità, che risponda alle necessità per cui è stato creato.

5. Convalidata e test

Dopo aver completato lo sviluppo del prodotto, quest’ultimo deve essere testato in situazioni reali. Ciò significa effettuare test di resistenza, di funzionalità, di durata nonché di sicurezza, per assicurarsi che il prodotto funzioni correttamente e che soddisfi gli standard di qualità richiesti. 

In questa fase è possibile servirsi di un A/B test, processo che consiste nel creare due versioni di uno stesso prodotto che si differenziano per un unico elemento, sottoporle a due target differenti e testarne la funzionalità per comprendere quale sia l’opzione migliore.

6. Commercializzazione

Infine, una volta ottenuto il prodotto finale, l’ultimo step riguarda la sua commercializzazione. Diventa qui fondamentale il contributo del team marketing e del team sales, che devono individuare gli obiettivi di vendita e definire una strategia efficace per raggiungerli.

Ciò si traduce nella scelta dei giusti canali di distribuzione e promozione per lanciare il prodotto nel mercato, nell’individuazione del target di riferimento e nella definizione del budget e delle risorse che saranno necessarie.

Progettazione e sviluppo prodotti: il monitoraggio continuo

Chiarito quindi il processo che porta alla nascita di un nuovo prodotto, va ricordato che a seguito del lancio sul mercato è fondamentale monitorare continuamente le performance che si ottengono in termini di vendita e di soddisfazione dei clienti.

Il continuo monitoraggio dei risultati permette infatti di capire se si stanno raggiungendo gli obiettivi prefissati e di apportare eventuali modifiche alla strategia adottata. 

Si comprende quindi che il processo di sviluppo di un prodotto è ben articolato: solo attraverso l’utilizzo di una strategia ben strutturata si possono creare soluzioni di prodotto efficaci per il proprio mercato di riferimento e continuare così a mantenere la propria competitività. 

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