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Wellbeing aziendale: come promuovere il benessere dei dipendenti

Scritto da Talent Acquisition Team | Jan 10, 2025 8:00:00 AM

Molte imprese stanno attuando politiche di wellbeing aziendale, ossia pratiche volte a creare un ambiente di lavoro sano che possa garantire il benessere dei propri dipendenti, anche alla luce del fatto che questi ultimi trascorrono gran parte delle proprie giornate in ufficio. Incrementare lo stato di benessere dei dipendenti ha un effetto direttamente proporzionale sul livello di produttività: uno studio condotto da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Jointly lo ha evidenziato. 

L’adozione di politiche di corporate wellbeing può portare a un incremento del 20% di produttività rispetto alla media delle aziende che non le adottano, con un valore aggiunto per addetto pari a quasi 60mila euro, a fronte di una media attuale di 50mila euro. Scopriamo qualcosa di più su questo tema. 

 

Indice:

  1. Cos’è il wellbeing aziendale
  2. Come promuovere il wellbeing aziendale 
  3. Wellbeing e welfare aziendale 
  4. Wellbeing in Sisal

 

Cos’è il wellbeing aziendale

Il wellbeing aziendale è un concetto che fa riferimento al benessere dei lavoratori all’interno dell’organizzazione. Abbraccia a 360° la condizione del dipendente e tiene in considerazione aspetti come lo stato di benessere mentale, fisico e finanziario. Lo scopo è quello di migliorare la produttività, il coinvolgimento e la fidelizzazione dei lavoratori. 

L’attenzione crescente verso il wellbeing ha portato a un cambio di paradigma rispetto al passato: il dipendente non è più visto come un addetto allo svolgimento di una prestazione lavorativa, ma come un essere umano con una serie di bisogni e necessità articolati, che si palesano sia sul lavoro, sia nella vita privata. In particolare, parliamo di: 

  • Wellbeing fisico: sotto la dicitura di wellbeing fisico vengono raggruppati tutti i comportamenti volti a promuovere la salute fisica dei lavoratori. Innanzitutto, bisogna considerare il luogo di lavoro: deve essere idoneo e non presentare rischi per la salute. Questo non significa esclusivamente rispettare le norme di sicurezza: ad esempio, alcune organizzazioni incoraggiano i lavoratori a prendersi pause regolari durante il giorno, promuovendo l’uso di scrivanie in piedi o fornendo strumenti ergonomici per prevenire problemi posturali che possono sorgere in seguito a molte ore di lavoro sedentario. Le aziende possono incentivare uno stile di alimentazione sano, rifornendo i propri distributori con snack poco calorici o della frutta. Infine, possono continuare a prendersi cura del lavoratore anche al di fuori dell’ufficio stipulando convenzioni con palestre e centri medici o promuovendo screening regolari. Le aziende che ne hanno la possibilità hanno al proprio interno degli spazi dedicati all’attività fisica. Incentivare uno stile di vita e di alimentazione sani può non solo migliorare il benessere fisico dei singoli dipendenti, ma contribuire anche a ridurre il numero di assenze per malattia

  • Wellbeing mentale: il tema della salute mentale per molto tempo ha avuto poca rilevanza, ma ad oggi la rotta è invertita ed è considerato tanto importante quanto quello fisico. Forte stress, burnout o ansia sono condizioni, purtroppo, sempre più diffuse. Un ambiente di lavoro sereno, accogliente, aperto all'ascolto è il presupposto per il benessere mentale. Oltre a questo, le aziende possono portare avanti alcune iniziative interne come: l’istituzione di uno sportello psicologico, l’organizzazione di workshop su come gestire le emozioni in situazioni di crisi o corsi che insegnano tecniche di gestione del tempo. Inoltre, l’organizzazione può mettere a disposizione sconti o convenzioni per sostenere le spese di professionisti esterni.

  • Wellbeing finanziario: il benessere finanziario è un aspetto da non sottovalutare, l’incertezza economica è fonte di forti preoccupazioni. Le aziende stanno rispondendo a questa esigenza con l'introduzione di consulenze finanziariepiani di previdenza e risparmio e programmi di educazione finanziaria per aiutare i lavoratori a gestire meglio le proprie finanze. Ad esempio, i dipendenti di Sisal stanno migliorando le loro conoscenze in questo ambito grazie a Nudge: un portale di educazione finanziaria pensato per loro.

 

Come promuovere il wellbeing aziendale 

Per promuovere in maniera efficace il wellbeing aziendale è necessario che l’organizzazione coinvolga i propri dipendenti. Innanzitutto, è essenziale comprendere i bisogni dei singoli lavoratori e creare un piano di wellbeing non generico e non calato dall'alto, ma personalizzato e specifico

Ad esempio, alcuni dipendenti potrebbero avvertire l’esigenza di praticare più sport mentre altri potrebbero aver bisogno di aiuto per gestire l’ansia: è importante ascoltare le singole persone per supportarle al meglio.
Una volta individuate le iniziative da realizzare sarà necessario farle conoscere ai dipendenti, il che richiede una chiara e diffusa comunicazione interna: l’invio di newsletter o l’organizzazione di incontri possono essere utili. Inoltre, è necessario chiedere feedback periodici al fine di apportare dei miglioramenti alle iniziative proposte. 

 

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Wellbeing e welfare aziendale

Un concetto legato al wellbeing è quello di welfare aziendale. Il welfare aziendale comprende tutti quei benefit e prestazioni erogati dalle aziende ai propri dipendenti oltre la componente retributiva.  Si tratta quindi di servizi, prestazioni e iniziative che l'azienda può concedere ai lavoratori per migliorare la loro qualità di vita, ma anche il potere di acquisto del loro nucleo familiare. Parliamo dunque di benefit che hanno lo scopo di favorire il benessere personale e professionale e di sostenere il dipendente dal punto di vista sociale e finanziario. 

Per questo, i concetti di welfare e wellbeing aziendale sono sempre più legati. Alcuni esempi di welfare riguardano: assicurazione sanitaria, buoni carburante, buoni pasto, buoni regalo o servizi di conciliazione vita-lavoro, come permessi e congedi extra pagati dall’azienda o servizi di baby-sitter. 

Ad esempio, in Sisal c’è la possibilità di convertire il proprio premio aziendale in welfare. Non solo: sulla piattaforma SisalCare i dipendenti hanno l’opportunità di spendere i propri buoni come preferiscono e tutti i collaboratori possono contare su un servizio di assicurazione sanitaria

 

Wellbeing aziendale in Sisal

In Sisal sono attive diverse iniziative di wellbeing volte a migliorare il benessere dei propri dipendenti e dei loro familiari, e le attività proposte toccano tutti gli aspetti del wellbeing.

Ad esempio, sono molte le iniziative promosse per chi ha dei figli, come il rimborso dei libri di testo per le scuole medie e superiori o il Parental Empowerment Program, ossia degli incontri dedicati ai genitori su diverse tematiche. C’è poi una grande attenzione ai congedi parentali: rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale, si aggiungono 5 giorni al Congedo di Paternità, per un totale di 15 giorni. 

Anche il tema della salute mentale è un aspetto considerato fondamentale in Sisal. È attivo un servizio di supporto psicologico comprendente cinque colloqui e un webinar specifico. Sono, inoltre, state avviate delle iniziative per favorire il wellbeing fisico: i dipendenti di Sisal possono usufruire di sconti del 60% su strutture sportive, e - per i colleghi di Milano – vi è un servizio di palestra aziendale che comprende l’utilizzo gratuito della sala e degli strumenti. 

In conclusione, attuare strategie di wellbeing aziendale unite a un buon sistema di welfare può portare a svariati benefici sia ai lavoratori che alle aziende.

I dipendenti potranno constatare benefici come il rafforzamento dei rapporti con i colleghi, un maggiore coinvolgimento nel team, il miglioramento delle proprie performance e una maggiore soddisfazione rispetto al proprio lavoro.

Dall’altro lato, le aziende potranno riscontrare vantaggi in termini di aumento della produttività, miglioramento dell’employer branding e calo dei tassi di assenteismo

 

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