Il Game Designer è un professionista altamente creativo e specializzato che si occupa di progettare e sviluppare il concetto, la struttura e le meccaniche di un prodotto. Il suo lavoro consiste nel trasformare un’idea iniziale in un’esperienza di intrattenimento completa, coinvolgente e divertente per il pubblico, che tenga conto delle esigenze del mercato, delle normative vigenti e delle caratteristiche dei clienti. Per fare ciò, il Game Designer lavora in stretta collaborazione con una squadra interdisciplinare composta da programmatori, UX/UI & Visual Designer, esperti di marketing e altri professionisti provenienti da background differenti, contribuendo a curare ogni aspetto dell’esperienza, dalla narrazione alle dinamiche di interazione.
Intervistiamo il Game Design Associate Manager in Sisal.
Indice:
Mi sono laureato in matematica, completando sia la laurea triennale che la magistrale presso l’Università degli Studi di Udine. Fin dal principio ho avuto le idee molto chiare sul mio percorso di studi, poiché sono convinto che la matematica non sia una disciplina fine a se stessa, ma un potente strumento per affrontare e risolvere problemi concreti della vita reale. Per questo motivo, durante la magistrale, ho scelto un percorso orientato alle applicazioni pratiche, decisione che tuttora considero una delle migliori che potessi fare.
La mia passione principale è sempre stata il calcolo delle probabilità. Durante gli anni universitari, ben prima di entrare in Sisal, avevo già creato un file Excel per calcolare il valore atteso dei Giochi Numerici a Totalizzatore Nazionale. Questo interesse per la probabilità ha gettato le basi per la mia carriera professionale.
Le competenze hard sono fondamentali per il mio lavoro. È cruciale avere una solida padronanza del calcolo delle probabilità in tutte le sue sfaccettature, oltre alla teoria dell’ottimizzazione, poiché molti dei problemi che affrontiamo in azienda trovano soluzione attraverso la ricerca operativa. Di conseguenza, la conoscenza della programmazione lineare intera e la capacità di utilizzare software specializzati sono competenze essenziali. Inoltre, saper programmare, anche se non a livello professionale, è molto utile: spesso è necessario eseguire simulazioni, che possono variare da semplici verifiche di calcoli teorici a problemi più complessi, quindi conoscere almeno un linguaggio di programmazione è un grande vantaggio.
Le competenze soft, spesso sottovalutate in questo mestiere, sono in realtà altrettanto cruciali. Una delle principali sfide è riuscire a comunicare con colleghi che non condividono il nostro background tecnico. Per questo motivo, ho sviluppato una grande flessibilità comunicativa, adattando il mio linguaggio per garantire che tutti i membri del team possano comprendere e contribuire efficacemente alle decisioni.
Sì, ho iniziato la mia carriera professionale in un settore completamente diverso rispetto a quello in cui opero attualmente. Purtroppo, quella prima esperienza non si è rivelata come l'avevo immaginata. Sin da allora, il mio sogno era quello di applicare le logiche e i principi della matematica, in particolare la probabilità, nella costruzione di modelli che fungano da fondamenta per i prodotti. Questo desiderio mi ha portato a percepire Sisal come il luogo ideale per esprimere appieno questa passione.
Lavorando in Sisal ho sviluppato la flessibilità, di cui ho parlato in precedenza, soprattutto nel passaggio tra il formalismo matematico e la necessità di rendere pratici e comprensibili i concetti per i miei colleghi. Nonostante questo richieda a volte di rinunciare a un po’ di rigorosità, considero fondamentale comunicare chiaramente le idee e le logiche alla base del mio lavoro. Questo permette a tutti di comprendere non solo le mie attività, ma anche i motivi che stanno alla base dello sviluppo, creando così le condizioni per ricevere feedback costruttivi e prendere decisioni consapevoli come squadra.
Il settore di Sisal è particolarmente adatto ai matematici, poiché si tratta di un contesto in cui i modelli matematici giocano un ruolo centrale. Una delle difficoltà per un matematico può essere quella di adattarsi alle dinamiche aziendali, dove la teoria si scontra spesso con i compromessi richiesti dalla pratica quotidiana. Tuttavia, Sisal consente di lavorare in un contesto che rispetta e valorizza l’approccio teorico, permettendo di immergersi nella perfezione del mondo astratto.
Oltre a collaborare strettamente con il mio team diretto, mi interfaccio regolarmente con i principali responsabili di prodotto delle varie aree. Il mio ruolo consiste nel fornire supporto matematico per la creazione di nuovi prodotti o per sviluppare idee innovative da lanciare sul mercato. Inoltre, collaboro spesso con il team di analisi dati per sfruttare reciprocamente le nostre competenze e con figure trasversali come quelle di Responsible Gaming.
In generale, le mie attività si sviluppano seguendo l’evoluzione dei progetti che sto seguendo. Inizialmente, mi occupo di tutti i calcoli teorici e delle simulazioni, utilizzando principalmente strumenti come Excel e Java. Parallelamente, condivido i risultati con il team di prodotto per discutere e definire la direzione da prendere e, successivamente, scrivo la documentazione dettagliata per gli sviluppatori supportandoli durante l’implementazione. Questa fase è seguita dalla scrittura del regolamento, un’attività che apprezzo molto, e dai test del software per verificare che tutto funzioni come previsto dai calcoli teorici. Infine, dopo il lancio, monitoro i dati reali per assicurare la mancanza di errori.
Sì, viaggiare fa parte del mio lavoro, e trovo che incontrarsi di persona sia molto importante per la buona riuscita di un progetto. La comunicazione diretta facilita la comprensione reciproca molto più di quanto accada virtualmente; ho notato inoltre che le relazioni professionali si arricchiscono quando si trascorre del tempo insieme anche al di fuori del contesto lavorativo. Questo aspetto umano è, a mio parere, fondamentale per il successo dei progetti.
Il consiglio principale che mi sento di dare è quello di seguire la propria passione. La mia, quella per la matematica e in particolare per il calcolo delle probabilità e per l’ottimizzazione, ha reso tutto il percorso molto più naturale e gratificante. La curiosità sarà il motore che ti spingerà continuamente a imparare e migliorare, consentendoti di produrre ogni giorno qualcosa di più accurato rispetto al giorno precedente. Infine, sento che il calcolo delle probabilità non sia solo una competenza che si acquisisce con lo studio, ma una sorta di intuizione primitiva che fa parte del proprio modo di pensare. Quando percepisci una connessione così forte con questa disciplina, non ti resta che seguirla e lasciare che ti guidi nel tuo percorso di carriera e di vita.
Grazie a Claudio per averci raccontato della sua esperienza come Game Design Associate Manager in Sisal! Se questa storia ti ha ispirato e vuoi scoprire quali sono le posizioni aperte in Sisal clicca sul bottone qui in basso!